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EXPO di Saragozza 2008, Spagna

Elevata produttività su grandi dimensioni
ULMA ha eseguito oltre 15 dei progetti edili costruiti in questo progetto, tra cui i più emblematici rimangono la Torre dell’Acqua, il Palazzo dei Congressi e il Parco Acquatico Metropolitano.

Descrizione

ULMA ha eseguito oltre 15 dei progetti edili costruiti in questo progetto, tra cui i più emblematici rimangono la Torre dell’Acqua, il Padiglione di Aragona, il Padiglione di Spagna, la Zona Visitatori, il Palazzo dei Congressi e il Parco Acquatico Metropolitano.

Soluzione ULMA

Per il parcheggio sotterraneo del Padiglione Visitatori, che si estende su un'area di 100.000m2 e ha una capienza di 2.255 veicoli, sono stati utilizzati 4.000m2 di tavoli VR insieme a 6.000m2 di casseforme orizzontali RAPID e migliaia di metri quadri di ORMA, tra gli altri. Tutti i materiali hanno dimostrato grande redditività e produttività per uso su grandi dimensioni: come sistemi verticali COMAIN, ORMA ed ENKOFORM V-100, sistemi orizzontali RAPID, ENKOFLEX e CC-4, puntelli, armature, sistemi rampanti, ecc…

Oltre alle opere svolte in questa sede, ad ULMA è stata affidata la realizzazione della strada di accesso principale e di una diga, nota come Azud del Ebro, utilizzata per mantenere il letto del fiume allo stesso livello.

L' Aquarium, con 7.850m2 e 50 vasche per pesci, è il più grande in Europa. Per questo progetto di costruzione sono state impiegate tutte le tipologie di casseforme, ponteggi e sistemi rampanti, soprattutto per la realizzazione delle vasche dei pesci.

L'edificio noto con il nome "Caldo e Freddo" è stato adibito alla generazione dell'energia necessaria per il sito espositivo dell'EXPO e per il Parco Acquatico Metropolitano nonché per le rispettive unità di condizionamento dell'aria. Questo sistema consiste in un serbatoio dell'acqua da 20.000m3 realizzato con calcestruzzo scuro, colore abbastanza inusuale. Per dare al calcestruzzo un aspetto simil roccia, è stato applicato un sistema innovativo sulla cassaforma per creare segni verticali.

Il Palazzo Congressi, che può ospitare fino a 1.500 persone, ha previsto una finitura del calcestruzzo a vista. Questa soluzione è stata realizzata con la cassaforma verticale ORMA con un multistrato esclusivo per superfici bianche. L'idea era quella di ottenere una finitura simile al marmo e ciò è stato possibile grazie all'intervento di capi cantieri di indisussa esperienza e competenza. Il risultato è stato sorprendente.

Oltre ai prodotti, ULMA ha garantito anche la propria esperienza nel settore dell'assemblaggio. La maggior parte dei lavori svolti in questo centro espositivo ha infatti previsto l'intervento degli addetti all'assemblaggio di ULMA.   

Il numero di progetti costruttivi eseguiti contemporaneamente ha richiesto la consegna di quantità significative di materiale per il cui trasporto sono stati impiegati oltre 1.000 camion. Grazie alla rotazione del materiale da un edificio all'altro, è stato possibile ottenere dai prodotti elevati livelli di produttività e redditività.

La colonna portante del progetto è rappresentata dalle due parti centrali separate da una distanza di 20m in modo da consentire il sostegno della facciata in vetro da 8.000m2. Per questo edificio molto particolare sono state progettate soluzioni molto specifiche. Le complesse forme arrotondate sono state realizzate grazie all'uso di una cassaforma costruita appositamente per questo progetto. Questi prodotti sono stati utilizzati su sistemi rampanti per raggiungere la quota di 70m. Le opere eseguite in quota hanno richiesto piccole piattaforme intermedie, complete di strutture di sostegno e del ponteggio modulare BRIO, mantenendo i massimi livelli di sicurezza in ogni fase.

Visti gli elevati ritmi di esecuzione e le scadenze molto strette, alcuni lavori sono stati svolti contemporaneamente. Se da un lato si procedeva ad ultimare l'ultima opera in quota, ovvero l'assemblaggio della struttura metallica, sulla sezione inferiore si iniziavano i lavori per l'installazione delle facciate in vetro. Per evitare il pericolo di caduta di materiale, è stata progettata una copertura protettiva con l'ausilio del sistema BRIO, un ponteggio sicuro e multiuso, in grado di sostenere tutti i tipi di puntelli, da quelli leggeri ai più pesanti. Grazie a questa soluzione, è stato possibile operare in quota con la garanzia di tutte le misure di sicurezza.

Il Padiglione di Aragona, che ricorda la forma di un cesto in vimini, è costituito da tre grandi pilastri a calice. Questi supporti formano una parte degli ingressi all'edificio, per i quali sono state impiegate specifiche casseforme ORMA con particolari configurazioni o singolarmente, per ottenere il contorno desiderato e una perfetta finitura del calcestruzzo a vista.

Sono stati impiegati 50.000m3 di torri di carico insieme a un sistema di assemblaggio rapido e sicuro applicato per la realizzazione di gran parte dei lavori.

Per l'assemblaggio sono stati utilizzati moduli per le torri di carico, trasferiti con l'aiuto di attrezzature ausiliarie. Per il trasferimento meccanico delle torri di carico si è fatto ricorso a sollevatori telescopici. Questo ha consentito di movimentare 16m di torre con il meccanismo telescopico e la gru.