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ULMA sulla rivista COSTRUZIONI: Una MENTE che scava a fondo

10/02/2017
La tecnologia dinamica del Sistema MK di ULMA al servizio di una nuova galleria sull’Aurelia-bis. Efficienza modulare per un’opera straordinaria

UNA MENTE CHE SCAVA A FONDO

Seguire le proprie sensazioni di ammirazione non è sempre un’ingenuità. Nel caso di un’opera importante come quella che riguarda l’Aurelia-bis, tra i comuni liguri di Albisola Superiore, Albisola Marina e Savona, lo stupore è concesso anche agli sguardi più esperti. La nostra visita al cantiere della Galleria Cappuccini (nell’ambito di un lotto di lavorazioni lungo circa 5 km, di cui gran parte prevista in galleria e con il tracciato restante costituito da alcuni viadotti) ha riportato in evidenza tutto il valore della tecnologia Ulma. 860 metri di galleria dei 3,5 complessivi, infatti, sono stati realizzati con la metodologia di scavo tradizionale, supportata dal sistema di casseratura Ulma a struttura modulare MK adattabile alle diverse sezioni del progetto. L’attrezzatura Ulma impiegata è costituita da carro posaferro e cassero calotta. All’interno del tunnel, il camerone a due rami di svincolo (dalle dimensioni straordinarie di ben 500 m2) si sviluppa in tre sezioni, dalla più grande alla più piccola, con l’adattamento dimensionale progressivo del carro posaferro e del cassero calotta (in configurazione C2, C3 e C4). Il ciclo di operazioni complesse, grazie al sistema MK di Ulma, si sta ultimando con efficienza e rapidità, seguendo un avanzamento della galleria facilitato, flessibile e in condizioni di estrema sicurezza.

21 GETTI PER 3 SEZIONI

La fase di getto in galleria è stata preceduta dalla posa dei ferri d’armatura con l’ausilio del carro posaferro (realizzato in struttura MK di Ulma) e con piani di lavoro a sbalzo per operare in totale sicurezza lungo tutto lo spessore dello scavo. Complessivamente saranno realizzati 21 getti di 9 m l’uno. Tre di questi sono già stati portati a termine per la sezione C2; la sezione C3 è già in fase di completamento per ulteriori sette getti, mentre altri undici getti completeranno il concio della sezione C4. La sezione C2 - dal raggio interno di 12,35 m - ha richiesto il getto di 400-500 m3 di calcestruzzo per ciascuna fase, con spessori di calotta variabili da 80 cm a 2 m. La conclusione delle lavorazioni è prevista per il mese di maggio.

 

L’ARCO DELLA VELOCITA’

Le imprese incaricate dello scavo, sotto l’egida di Letimbro (la Scarl appaltatrice dell’opera per conto di Anas), hanno realizzato, nel prosieguo successivo dei lavori per la Galleria Cappuccini, prima la calotta e poi i due pali di strozzo relativi. Allo stato attuale dell’opera, il camerone è quasi totalmente escavato, nelle sezioni C2 e C3 del progetto, in arco rovescio e arco rovescio gettato. La sezione C4 risulta attualmente escavata con riferimento alla calotta e allo strozzo, mentre è imminente lo scavo degli archi rovesci. Per le fasi di getto sono stati impiegati sia casseri muretta che casseri calotta forniti da Ulma.

 

BINARIO VIRTUOSO

Il sistema MK di Ulma è un modulo concepito in modo specifico per le gallerie naturali e permette un adattamento flessibile alle diverse esigenze di lavorazione del committente e a sezioni di progetto diversificate nel dimensionamento specifico. Lo spostamento su binari e l’implementazione di pistoni idraulici per il sollevamento, l’abbassamento, l’armo e il disarmo delle ali laterali della struttura, consentono di contenere i tempi di avanzamento del cantiere, facilitano le operazioni di spostamento dell’impianto MK e sorvegliano, come abbiamo già evidenziato, le dinamiche di sicurezza durante l’intero arco delle operazioni, rispettando le attuali norme specifiche in materia.

(Articolo: Alberto Finotto rivista “COSTRUZIONI” – Ed. “La Fiaccola”)