Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Quartier generale ENI, San Donato Milanese, Italia

Protezioni perimetrali progettate ad hoc
Il nuovo quartier generale Eni definito Metanopoli è costituito da tre uffici direzionali, una mensa aziendale, un centro conferenze e uno spazio espositivo, per una superficie totale di 65.000mq per accogliere 4.600 dipendenti

Descrizione

L’intervento edilizio a Metanopoli (una zona molto estesa di San Donato Milanese, costruita nel 1952 dall’ENI per esser una vera e propria cittadella dell’azienda e dei lavoratori ENI) è uno dei progetti più prestigiosi in costruzione in Italia sia per qualità edilizia che architettonica. Si tratta di una serie di più edifici collegati fra loro, progettati dal premio Pritzker Thom Mayne e dallo studio Morphosis Architects, Nemesi & Partners, tra cui: tre uffici direzionali, una mensa aziendale, un centro conferenze e uno spazio espositivo, per una superficie totale di 65.000mq che accoglieranno 4.600 dipendenti.

L’edificio Icon è quello principale del complesso con 11 piani fuori terra e al di sopra si trova un ponte, in struttura metallica che collega l’edificio Icon con il Landmark l’altro edificio di 9 piani.

Le facciate alle due estremità sono inclinate e generano piani a superficie decrescente al procedere verso l’alto.

Soluzione ULMA

L’esigenza dell’impresa era quella di evitare l’adozione del ponteggio perimetrale funzionale alla realizzazione in sicurezza dei solai in cemento armato.

La soluzione proposta da Ulma ha risposto perfettamente a questa richiesta: sono stati forniti circa 900 metri di protezioni perimetrali progettate ad hoc, costituite da centine MK accoppiate tra loro mediante l’ausilio di tubi da ponteggio; fissate al solaio appena realizzato, hanno permesso la casseratura e la realizzazione del solaio successivo in totale sicurezza.

La soluzione fornita è stata poi integrata con l’impiego dei grigliati di protezione MBP che, montati lungo il perimetro dei solai sottostanti, hanno garantito lo svolgimento delle altre lavorazioni in completa sicurezza.

Sono stati inoltre forniti sistemi rampanti BMK e KSP per la ripresa dei getti in elezione dei nuclei in cemento armato.